Il Distretto 42 fa paura. La riconversione ad usi civili, pubblici e sociali dell’ex distretto militare a Pisa non va proprio giù a chi per decenni ha utilizzato questa struttura. E’ di queste ore la notizia che il Capar, cioè il Centro addestramento paracadutisti Folgore, ha fatto denuncia per “l’occupazione abusiva” degli immobili di Via Giordano Bruno 42.
Di fatto però, con buona pace dei parà, la proprietà dell’immobile, chiuso e abbandonato da venti anni, è dell’Agenzia del Demanio, tanto che lo stesso Comune di Pisa in base a quanto previsto dalle norme del federalismo demaniale ha richiesto lo scorso 30 novembre il trasferimento del bene a titolo gratuito.
Insomma ai militari non va proprio giù che dove si addestrava alla guerra e alla disciplina militare ora si mettano radici di pace e solidarietà. In tutti questi anni, nonostante la dismissione, l’immobile ha visto una gestione privatistica di questi spazi, ad esempio era costume dei membri dell’esercito utilizzare il luogo abbandonato come parcheggio personale e privato. I cittadini confinanti con l’area dell’ex distretto affermano che spesso per le festività pisane il grande giardino diventava parcheggio per amici e conoscenti del corpo dei paracadutisti.
Ora invece, a tutto ciò, si sta contrapponendo un diverso uso pubblico e partecipato. Si tratta di due visioni del mondo e culturali radicalmente opposte. Insomma oggi a Pisa non solo i beni comuni contro gli interessi privati sono al centro della nuova riqualificazione del Distretto 42 ma anche un modello di società basato sulla guerra o su un’altra prospettiva di solidarietà, giustizia sociale e pace.
Municipio dei Beni Comuni