L’appuntamento è per le dieci sotto la Torre in Piazza dei Miracoli per poi dirigersi in bicicletta verso Camp Darby per manifestare contro la presenza della base militare americana e la sua chiusura e riconversione ad usi civili, e contro il recente progetto di trasformazione dell’aeroporto militare di Pisa nell’Hub nazionale delle forze militari italiane, capace di movimentare fino 30.000 uomini in un mese, con un investimento per la realizzazione dell’opera di oltre 60 milioni di euro.
Ma ad animare Piazza dei Miracoli sin dalle nove del mattino sono arrivate una ventina di donne vicentine del “No Dal Molin”, che da alcuni anni stanno portano avanti l’esperienza di Centodonnecentobici, un cicloviaggio al femminile alla scoperta dei territori militarizzati italiani: in Sicilia davanti alla base di Sigonella nel 2008, a Napoli nel 2009. Insieme con loro le associazioni del Progetto Rebeldìa e la Casa della Donna che hanno organizzato un fine settimana di iniziative in città, approfittando della presenza delle pacifiste vicentine, contro la presenza militare nel nostro territorio. E mentre si sistemano le bici e si preparavano i cartelli per la chiusura delle basi, le donne di Centodonnecentobici si mettono in cerchio, sotto lo sguardo incuriosito di turisti e passanti, e danno vita ad un laboratorio di percussioni che risuona nella piazza.