La Rete dei Comunisti – Pisa
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NO AD UN HUB DI GUERRA
CHIUDERE LA BASE U.S.A. DI CAMP DARBY
Le notizie sulla costruzione del più grande aeroporto militare d’Italia al Dall’Oro di Pisa trovano conferma ne recenti orientamenti delle Commissioni Difesa di Camera e Senato. Il recente colpo di freno sul progetto Hub da parte del Ministro della Difesa La Russa nascondeva un colpo di mano dell’Aeronautica militare, che all’insaputa del Parlamento aveva presentato il progetto il 2 agosto e la prima gara di appalto il 3 agosto, per l’ammontare di 6 milioni di euro.
Una scelta molto grave, che consolida l’orientamento militarista e guerrafondaio dell’attuale esecutivo di destra.
Orientamento sostenuto dal PD, sia a livello centrale che periferico, come si evince quotidianamente dalle prese di posizione dei gruppi parlamentari di quel partito e dalle politiche amministrative dei loro sindaci in Toscana.
La costruzione dell’ HUB prevede l’ampliamento e il potenziamento dell’aeroporto pisano con la realizzazione di una struttura ricettiva per 36.000 militari da inviare, nell’arco di 1 mese, in più zone di guerra contemporaneamente, per via aerea, stradale, ferroviaria e navale. Dal porto di Livorno all’interporto di Guasticce, dal canale dei Navicelli alla Pisorno, un’immensa area geografica vede già oggi una stretta connessione tra le basi di guerra (camp Darby e aeroporto Dall’Oro) e lo sviluppo dell’economia locale. La costruzione dell’Hub significherebbe legare definitivamente i nostri territori alle presenti e future aggressioni militari contro l’Afghanistan, l’Iraq, l’Iran e tutti quei paesi che non si piegheranno alla volontà di potenza U.S.A. / N.A.T.O.
Il PD locale, attraverso le parole del Sindaco Filippeschi saluta come “un onore” la creazione di questo enorme complesso militare. Scelta ad oggi sostanzialmente incontrastata a livello istituzionale, dati gli impegni della “sinistra radicale” nella Giunta regionale e nelle trattative sotterranee per futuri cartelli elettorali antiberlusconiani.
Il movimento contro la guerra, le associazioni pacifiste, le organizzazioni politiche della sinistra di classe, i sindacati di base si stanno mobilitando contro il progetto dell’Hub, contro le guerre di aggressione imperialista, contro le spese militari, per il ritiro immediato ed incondizionato delle truppe dalle missioni di guerra.
La Rete dei Comunisti è in questo ambito che trova la sua naturale collocazione.
Nei prossimi mesi lavoreremo per rafforzare il coordinamento e l’unità contro la costruzione dell’Hub e per la chiusura della base USA di camp Darby, fuori e contro ogni accordo politico/elettorale con il PD, contrario agli interessi della pace e dei settori popolari colpiti dalla crisi.
È L’ORA DELL’INDIPENDENZA POLITICA ED ORGANIZZATIVA
DEI MOVIMENTI, DELLE LOTTE, DEI COMUNISTI.