Su quell’incidente aereo taciute alcune notizie

LA CADUTA DEL C-130J

Su quell’incidente aereo taciute alcune notizie

«Dopo 13 mesi nessuna perizia», titola Il Tirreno (21 dicembre) a proposito dell’incidente del C-130J. Secondo l’inchiesta dell’Aeronautica fu un «errore umano» a provocarlo.

Viene però taciuta una informazione di non secondaria importanza. L’ha fornita il 24 novembre 2009 Flight International, una delle più autorevoli riviste internazionali di aeronautica: «Il Lockheed Martin C-130J dell’Aeronautica italiana, precipitato il 23 novembre, è stato identificato come il primo esemplare ad essere stato modificato in aereo cisterna», qualificato per «il rifornimento in volo dell’elicottero AgustaWestland AW101 e dell’aereo da combattimento Eurofighter dell’aeronautica italiana».

Il C-130J era stato modificato in cisterna volante con lo stesso kit di serbatoi usato sui C-130J dei marines Usa. I voli di prova e l’addestramento dell’equipaggio erano stati effettuati negli Stati Uniti.

L’aereo così modificato, dotato di serbatoi con 32.540 litri di carburante (cui se ne può aggiungere un altro di 13.600 litri), può rifornire in volo due caccia simultaneamente e, una volta a terra, può fornire carburante anche a veicoli da combattimento.

Tenuto conto che l’incidente, in cui è morto l’intero equipaggio, avrebbe potuto provocare una strage se l’aereo fosse caduto sull’abitato, penso sia diritto dei cittadini pisani sapere se è vero quanto documenta Flight International.

Anche in previsione del forte aumento dei voli militari: l’aeroporto di Pisa diverrà infatti Hub aereo nazionale delle forze armate, da cui transiteranno tutti i militari e i materiali diretti dal territorio italiano ai teatri operativi, e viceversa. Sarà attrezzato per ricevere, nel quadro della Nato, anche i giganteschi C-17 Globemaster dell’aeronautica Usa, la cui capacità di carico è oltre il triplo di quella dei C-130J dell’aeronautica italiana.

Manlio Dinucci

(Il Tirreno, 6 gennaio 2011)

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