SECONDA LETTERA APERTA AL SINDACO DI PISA FILIPPESCHI

Il 23 giugno, durante il question time in consiglio comunale basato sulla Lettera Aperta del Coordinamento ‘NoHub’, il Sindaco Filippeschi ha testualmente dichiarato: ‘Io ho interloquito con il colonnello Raffaele Iubini, comandante italiano della base di Camp Darby, e con il generale Stefano Fort. Entrambi mi hanno detto che le notizie riportate dalla stampa, e riferite anche nel question time, sono assolutamente destituite di ogni fondamento. Quindi non c?è nessun aereo che sorvola la città trasportando bombe o ordigni del genere. I trasporti vengono fatti via Canale dei Navicelli e via ferrovia. Credo in gran parte via Canale dei Navicelli, se ho capito bene.’

Il sindaco Filippeschi senza aver dissipato le nostre preoccupazioni sull’aumento dei voli militari e sulla natura dei loro carichi, ne aggiunge delle altre: che il trasporto delle munizioni avvenga attraverso il Canale dei Navicelli e tramite ferrovia, cioè alle porte della città se non proprio dentro la città.

La sua dichiarazione è sconcertante per vari motivi. Essa manca di riferimenti precisi a fonti ufficiali e documentate e si basa semplicemente su fonti orali e confidenziali. Ricordiamo invece che lo stesso segretario alla difesa, Robert Gates, ha dichiarato il 10 giugno che, poiché gli alleati Nato sono rimasti a corto di munizioni dopo 11 settimane di bombardamenti in Libia, sono gli Usa a fornirgliele. E in Italia tali bombe sono stoccate in enormi quantità a Camp Darby.

Da Camp Darby le bombe e altri materiali bellici possono essere rapidamente inviati nelle zone di operazione attraverso l?aeroporto di Pisa. Dice infatti uno dei comandanti di Camp Darby, che la collocazione della base offre «capacità logistiche uniche poiché il nostro deposito è a 30 minuti dall?aeroporto di Pisa».

Riceviamo un’ulteriore conferma che gli aerei trasportino armi dalla risposta al Coordinamento ‘NoHub’ di Alessandro Mobono, esperto di sminamento internazionale e munizionamento, pubblicata su la Nazione: «Tutto il munizionamento trasportato è munito di sicure di maneggio e trasporto iper collaudate e in caso di schianto di aereo molto difficilmente, diciamo al 99%, esplodono … Si auspica che incidenti non accadano mai, ma se accadessero non saranno certo le bombe trasportate a creare vittime. Perciò tranquilli che non può accadere niente e non creare dell’allarmismo ingiustificato …».

Per nulla tranquillizzati da questa risposta, come cittadini riteniamo di aver diritto che informazioni certe e suffragate da adeguata documentazione arrivino dal sindaco. Poiché tra gli atti attribuiti al sindaco dalla legge e dai regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica sono inclusi «i provvedimenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana», chiediamo al Sindaco di Pisa di prendere immediati provvedimenti al fine di prevenire ed eliminare il grave pericolo costituito da carichi di bombe e altri materiali bellici che sorvolano o attraversano la città, minacciando l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.

Chiediamo attenzione per la nostra sicurezza e, soprattutto, vorremmo liberarci dal dubbio che le decisioni del Comune di Pisa siano determinate da interessi di parte e non dalla valutazione del pubblico interesse.

Per il Coordinamento No Hub

Cesare Ascoli, Paola Baiocchi, Paolo Baschieri, Alessandro Bocchero, Andrea Boni, Giovanni Bruno, Leila D’Angelo, Massimo De Santi, Franco Dinelli, Manlio Dinucci, Luigi Gastaldello, Federico Giusti, Valter Lorenzi, Andrea Montella, Donatella Petracchi, Nicola Sighinolfi.

http://nohub.noblogs.org/ nohub2013@virgilio.it

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