#JusticeForGaza

Justice For Gaza

Il partito spagnolo Podemos invita a sostenere la richiesta di indagare il governo di Israele per i crimini digenocisio e contro l’umanità.

Questa è #JusticeForGaza: un’iniziativa che mira a riunire voci diverse della società civile internazionale, leader e rappresentanti politici e cittadini di tutto il mondo per sostenere l’appello a indagare sul governo di Israele per crimini di genocidio e crimini contro l’umanità presumibilmente commessi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, come parte delle indagini in corso della Corte penale internazionale contro Israele per crimini di guerra in Cisgiordania e Gaza.

I crimini contro la popolazione civile includono bombardamenti indiscriminati quotidiani, anche di infrastrutture civili come ospedali, scuole e rifugi, oltre all’assedio totale e all’interruzione delle forniture di acqua, cibo, elettricità e carburante, nonché all’uso di fosforo bianco. A ciò si aggiungono da allora gli sfollamenti forzati, la guerra psicologica, i piani di pulizia etnica e la minaccia di un’offensiva militare via terra, mare e aria da parte delle forze israeliane.

Tra questi, la comunicazione richiede l’indagine di:

Benjamin Netanyahu, attuale primo ministro israeliano,

Yoav Galant, attuale ministro della Difesa del governo israeliano,

Benjamin Gantz, membro del gabinetto politico e di sicurezza del governo israeliano,

Bezalel Smotrich, attuale ministro delle finanze del governo israeliano,

Itamar Ben Gvir, attuale ministro della Sicurezza del governo israeliano,

Hertzi Halevi, attuale capo di stato maggiore della difesa dell’esercito israeliano,

tra gli altri.

Per i reati di:

Genocidio (previsto dall’articolo 6 dello Statuto di Roma);

Crimini contro l’umanità (previsti dall’articolo 7 dello Statuto di Roma);

Crimini di guerra (previsti dagli articoli 8, comma 2, lettera a), e 8, comma 2, lettera b), e commi dello Statuto di Roma).

Considerata la gravità dei reati documentati e descritti nella comunicazione, la presunta responsabilità dei predetti soggetti (tra gli altri) e la circostanza che i reati vengono attualmente, ripetutamente ed intenzionalmente commessi, si ritiene altresì che sussistano i presupposti per esiste l’emissione di un mandato d’arresto contro Benjamin Netanyahu e Yoav Galant.

La comunicazione chiede inoltre maggiore rapidità e risolutezza nelle indagini in corso sui crimini di guerra commessi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e a Gaza, nonché la fornitura di risorse finanziarie e umane a tal fine. Questa richiesta alla Procura è un’iniziativa per porre fine all’impunità del governo israeliano per i suoi crimini a Gaza. Si svolge in un contesto di continuo genocidio, pulizia etnica e assedio contro la popolazione palestinese intrappolata nella Striscia, che oggi soffre le peggiori conseguenze di una colonizzazione durata 75 anni, decenni di occupazione illegale e anni di blocco e apartheid contro i palestinesi. Popolo palestinese. Un conflitto che si risolverà solo con giustizia, pace, libertà e dignità per tutta la Palestina, dal fiume al mare. Ciò significa esigere che Israele rispetti il diritto internazionale e significa anche agire per porre fine al genocidio, all’occupazione, all’apartheid e all’espansione del progetto coloniale dello Stato di Israele, nonché sostenere i processi di assunzione di responsabilità per i responsabili di crimini contro il popolo palestinese. . Oggi più che mai è il momento di agire

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